Questo vuole essere il primo di una serie di articoli dedicati a città del nord Italia davvero belle, interessanti e relativamente poco frequentate.
Da quando abbiamo iniziato ad organizzare questo viaggio a Mantova ho avuto l’impressione che a livello turistico la città fosse estremamente sottovalutata. Un’impressione che mi è stata confermata dalla nostra host e dalla guida turistica che ci ha accompagnato a passeggio per il centro.
Abbiamo soggiornato a Mantova 3 giorni, dedicandoci sia alla scoperta del centro storico che dei dintorni cittadini, ma non sarebbero stati sufficienti neanche se avessimo deciso di rimanere solamente in città. Abbiamo toccato così anche l’immediato circondario mantovano, che abbiamo scelto di esplorare sia in barca che in bici. Ecco alcune idee per programmare un itinerario durante un fine settimana!
Itinerario di 3 giorni a Mantova e dintorni
Giorno 1: Mantova centro storico



Inizio col dirti che per visitare il centro storico di Mantova difficilmente ti basterà un giorno soltanto, specialmente se vuoi dedicare tempo a qualche museo. Il mio consiglio è quello di mettere in conto una passeggiata in città, magari accompagnati da una guida locale. All’angolo di Piazza delle Erbe si trova l’ufficio turistico comunale, dove le guide lasciano i volantini dei tour da loro organizzati.
Aggregandosi ad un gruppo i prezzi sono estremamente modici, ma il tipo di tour, il costo e la durata dipendono da ciascuna guida. Se non trovi un giorno o un orario adatto a te puoi ugualmente contattare una guida abilitata tramite il sito del comune di Mantova.
Con la nostra guida Elisa siamo passati dalle Pescherie di Giulio Romano (in ristrutturazione a giugno 2022), abbiamo camminato nel cuore del centro e dato uno sguardo alla Rotonda di San Lorenzo, alla Basilica di S. Andrea e alla Cattedrale di San Paolo, per citare solo alcuni dei principali luoghi che abbiamo visto.

Per conto nostro abbiamo invece visitato il Teatro Scientifico del Bibiena, che consiglio tantissimo. Si tratta di un piccolo teatro ideato nel 1700 per ospitare principalmente convegni scientifici. Nel 1770 Mozart giovanissimo vi tenne un concerto durante la sua prima tournée italiana. Il teatro offre ancora oggi una location di vero pregio per conferenze e spettacoli. Noi ci siamo trovati a visitarlo praticamente da soli, è stata un’emozione potersi affacciare dagli spalti di questo teatro d’epoca!


Raccomando anche una visita alla Torre dell’Orologio, non solo per la vista sulla città, ma anche e soprattutto per l’interessante Museo del Tempo e la storia della sua misurazione. Questo prende spunto dall’orologio presente sulla Torre stessa, il cui meccanismo all’avanguardia inaugurato nel 1473 permetteva di leggere sul quadrante non soltanto l’ora, ma anche le fasi lunari, il percorso del sole attraverso i segni zodiacali e i periodi che scandivano la vita contadina. Col tempo purtroppo questo meccanismo ha smesso di funzionare, ma è senz’altro suggestivo scoprire cosa si è potuto salvare e vedere in quali e quanti modi ingegnosi si è storicamente cercato di misurare il tempo.
Abbiamo poi fatto una breve sosta anche agli scavi archeologici in Piazza Sordello, nella Piazza Virgiliana e davanti alla casa di Giulio Romano. Al tramonto o di sera ho trovato molto bello percorrere il Ponte di San Giorgio fino alla riva opposta del Mincio, per godere di un ottimo panorama della città vista da fuori.

Se hai più tempo puoi dedicarti ad una visita di Palazzo Ducale e Palazzo Te (li ho visitati in altre occasioni e ti assicuro che sono favolosi) o al Museo di Palazzo d’Arco, consigliatoci dalla nostra guida.
Inoltre se sei amante del buon cibo ti consiglio di approfondire il lato gastronomico della visita. Troverai prelibatezze di ogni tipo: dalla pasta fresca, al riso alla pilota, alle mostarde, alla sbrisolona e altri dolci tipici.

Giorno 2: Gita in barca sul Mincio
Dopo aver girato in lungo e in largo per il centro di Mantova abbiamo deciso di allontanarci un po’ dalla città, anche per vederla da un altro punto di vista: quello del fiume. Da Mantova e dintorni partono infatti vari itinerari in barca che percorrono la zona ovest (Lago Superiore) o quella est (Lago Inferiore) del fiume.
Noi ci siamo affidati ai Barcaioli del Mincio, un consorzio di barcaioli professionisti che accompagnano le persone lungo il fiume e condividono la loro passione per questo ambiente. La navigazione è lenta, i loro racconti interessantissimi. Insieme a loro abbiamo avvistato alcuni volatili tipici dell’area. Un’esperienza davvero molto bella e ad un prezzo onestissimo!
Il Mincio, e di conseguenza Mantova, è diventato molto popolare per via della fioritura del loto che ricopre i suoi bacini nel periodo estivo (luglio-agosto). Noi siamo stati qui a giugno, ma i barcaioli ci hanno mostrato foto impressionanti delle distese d’acqua che percorrevamo ricoperte di fiori rosa. Bellissimi, ma purtroppo anche infestanti!



Grazie alle loro storie abbiamo scoperto di come, per un esperimento scientifico sfuggito di mano (quante volte si sentono storie simili?) l’introduzione del fiore di loto nell’ambiente del fiume lo ha portato a trovare un terreno in cui riprodursi a dismisura, andando a compromettere la sopravvivenza di altre specie endemiche e modificando gradualmente l’assetto ambientale dell’area.
Per questo tour in barca siamo partiti da Grazie di Curtatone, un paesino di poche centinaia di anime annoverato tra i Borghi più belli d’Italia. Tuttavia durante l’Antichissima Fiera delle Grazie, che si tiene nei giorni intorno a Ferragosto, il paese esplode di visitatori. Qui infatti arrivano da tutto il mondo i cosiddetti madonnari, artisti specializzati nella realizzazione di raffigurazioni a tema religioso che con i gessetti ravvivano l’asfalto del sagrato.


Merita una visita anche il peculiare Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone. Le pareti interne della chiesa mostrano delle nicchie, che in buona parte ospitano manichini di legno dalle pose talvolta un po’ macabre. Questi rappresentano un qualche tipo di scampato pericolo per cui il sopravvissuto ha voluto rendere grazie.


Per la gita in barca sul Mincio e la visita al borgo di Grazie di Curtatone abbiamo impiegato circa una mezza giornata. Al rientro ne abbiamo approfittato per noleggiare delle city bike a Mantova e fare un altro giro in città. Il lungolago (o per meglio dire lungofiume) sui lati nord ed est del centro storico ospita una pista ciclabile ed offre un ottimo spazio per sgranchirsi in tranquillità in mezzo al verde.

Ti segnalo inoltre che nel periodo maggio-giugno a Mantova puoi trovare anche gli eventi del Festival di Musica da Camera, una serie di concerti organizzati in vari luoghi suggestivi della città (in certi casi anche gratuiti). Noi abbiamo assistito ad un concerto d’organo nella Basilica di Santa Barbara, all’interno del Castello di San Giorgio.
Giorno 3: Ciclabile Mantova-Peschiera

L’idea originale era quella di noleggiare delle bici in centro a Mantova per percorrere un tratto della ciclabile Mantova-Peschiera, fino al Parco Giardino Sigurtà. Sfortunatamente non abbiamo trovato un noleggio vicino che potesse affittarci una e-bike per i 60 km che si prospettavano (purtroppo non sono abbastanza allenata per farlo tranquillamente con una normale bici). Complice anche il potenziale maltempo abbiamo deciso di percorrere una tratta più breve (40 km tra andata e ritorno) e abbiamo noleggiato una city bike a Marengo. Il percorso è prevalentemente pianeggiante ed è asfaltato. Una salita più ripida si trova all’arrivo a Valeggio sul Mincio, in prossimità del Parco Sigurtà.
Prima di approcciare la salitona di Valeggio puoi valutare una sosta a Borghetto sul Mincio, anch’esso uno dei borghi più belli d’Italia, ma a mio parere un po’ sopravvalutato. L’ambiente è carino, ma prettamente turistico. Location per foto panoramiche e sosta conveniente se arrivi dalla ciclabile. Si può fare un giro in tondo partendo dal borgo e rientrando dal ponte che lo sovrasta, così da avere una panoramica a 180° sul fiume.

Lasciato Borghetto ci siamo diretti al Parco Giardino Sigurtà, un luogo che volevo vedere da una vita. È possibile visitarlo a piedi, in bicicletta (con la propria senza costi aggiuntivi o noleggiata in loco), in trenino o in golf cart.
Il parco prevede un percorso raccomandato per le biciclette che permette di visitarlo in toto e viste le sue dimensioni per noi si è rivelato molto conveniente. L’ambiente è molto curato e nonostante fosse una giornata un po’ grigia i prati e i fiori avevano un aspetto bellissimo. A giugno non abbiamo assistito a particolari fioriture, ma in primavera è senz’altro ancora più impressionante. Consigliatissimo!



Cosa ne pensi di questo itinerario nei dintorni di Mantova? Io sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla varietà e dalla ricchezza di attività che si possono fare in città e dintorni. Se hai già visitato Mantova fammi sapere se conosci altri luoghi interessanti!
Per altre idee su cosa visitare in Italia e in Europa in un fine settimana puoi sbirciare la sezione Guide weekend.
Ho visitato Mantova con la scuola e poi non ci sono più ritornata.
È da un paio di mesi che provo a programmare un ritorno ma una serie di eventi hanno deciso di no!
Io volevo fermarmi solo un giorno (al massimo due) e dedicarmi al centro e ai musei, attivando la Mantova Card: mi sembra di aver capito che tu hai fatto solo gli “esterni” con una visita guidata giusto?
È da tanto che non ci vado però mi ha sempre dato l’impressione di una città tranquilla ma piuttosto turistica dato che è nella lista UNESCO …
Ciao Katia! La Mantova Card per le visite culturali è l’idea migliore, ce l’avevano consigliata sia la nostra host che la nostra guida. La città è senz’altro turistica, ma poco frequentata per avere così tanto da offrire.
Noi avevamo in mente un itinerario più vario e alcune visite culturali io le avevo già fatte, quindi ci siamo limitati alla visita guidata per il centro.