Io e un’amica ci siamo organizzate per fare un viaggio low-cost in Croazia e abbiamo voluto sperimentare fino a che punto saremmo riuscite a rispettare il nostro budget, senza per questo sacrificare la qualità del soggiorno.
Potreste pensare che tutto dipenda dalla destinazione prefissata: nel nostro caso la Croazia è sì un paese che ben si presta ad un tipo di viaggio low-cost. Ciò nonostante, ci sono innumerevoli modi per evitare di spendere considerevoli quantità di denaro, indipendentemente dalla meta prescelta: occorre valutare quali spese sono realmente necessarie e quali opportunità sono invece disponibili per aggirarle. Il tutto con un occhio sempre attento alle proprie finanze.
Il mio tallone d’Achille è il cibo: quando si tratta di spendere soldi per mangiare cibo tipico fatico a badare alle spese…tutta colpa della mia golosità!
E’ così che ho messo insieme alcuni consigli pratici per potersi godere un bel viaggio, ma senza farlo pesare troppo sul portafoglio!
Come organizzare un bel viaggio low-cost senza troppi sacrifici

1. Cibo
Molto importante è l’aspetto dell’alimentazione. Mangiare economico non significa per forza andare avanti con cibo da fast-food, ma saper distinguere tra cibo venduto a prezzi turistici e fare spesa come i locals.
Innanzitutto bisogna capire quali sono i prodotti tipici locali: noi, una volta venute a sapere che in Croazia il pane e le sfogliatelle di pasta fresca (Strukli, che d’aspetto assomigliano tanto a quelle delle tradizione turca) sono tra i cibi più comuni che la gente mangia, ci siamo fiondate su quello. Scelta quanto mai azzeccata!
Da non sottovalutare sono i mercati locali di frutta e verdura fresche: se alloggiate in un ostello o a casa di host e avete una cucina, al mercato potete comprare anche carne o pesce a seconda della disponibilità e dei vostri gusti. Cibo fresco, di buona qualità e a basso costo e il gioco è fatto! Il trucco è andare dove fanno spesa i locali.

Non sto dicendo che dobbiate evitare i ristoranti come la peste, ma chiaramente i livelli di spesa sono diversi. Le uscite al ristorante sono da tenere alquanto monitorate se si viaggia con un budget limitato. Possono però diventare l’occasione per fare davvero qualcosa di speciale, provare un pasto diverso dal solito e concedersi qualcosa di più elaborato o particolare. Per una scelta il più possibile autentica e soddisfacente la cosa migliore ancora una volta è affidarsi all’opinione di gente che sa davvero che gusto ha la cucina del posto.
2. Alloggio
Durante l’ultimo viaggio in Croazia abbiamo optato per due modalità di pernottamento: la prima è stata il couchsurfing, la seconda l’ostello. Entrambe offrono indubbi vantaggi, a mio parere con un minimo sacrificio (se proprio così vogliamo chiamarlo) in termini di adattamento.
Couchsurfing
Per chi non lo conoscesse, Couchsurfing è una piattaforma che mette in contatto gente di tutto il mondo e offre l’opportunità di usufruire di un alloggio gratuito a viaggiatori con budget ridotto o che semplicemente ci tengono a venire a contatto con chi vive nella località che visitano. Il bello del couchsurfing secondo me è conoscere gente di tutto il mondo e farsi raccontare come sia davvero vivere il loro stile di vita. L’host può diventare all’occorrenza anche una sorta di guida locale, facendovi scoprire qualche angolo remoto o intrattenendovi con storie di cui non avreste sospettato l’esistenza.

Ostelli
Ho pernottato negli ostelli più svariati e posso dirvi che a camerate con più persone non corrispondono per forza condizioni di comfort più basse. Ad Hong Kong ho pernottato in un dormitorio per 21 persone, il numero massimo di ospiti con cui abbia mai convissuto: nonostante l’affollamento però l’ambiente era spazioso e molto curato, con due bagni in camera e uno spazio comodo e sufficiente per ognuno.
Ovvio che potete trovarvi la persona che russa (ho imparato a mie spese che è sempre meglio avere con sè un kit prendisonno, oltre ad altre cose molto utili di cui vi parlo qui) e che la camera e il bagno non sono tutti a vostra disposizione come se aveste una stanza privata, ma il prezzo molto più a buon mercato per me vale la candela.
A meno che non stiate viaggiando in Cina: in tal caso fareste meglio a leggere qui.
Al di là delle modalità di pernottamento, sul costo dell’alloggio incide molto la stagionalità: trovare una camera in alta stagione non solo è logisticamente più difficile, ma anche indubbiamente più caro!
3. Trasporti
Il comfort costa, questo si sa. Ma viaggiare economici non significa imbarcarsi in viaggi della speranza dove non sai neanche tu come ci arriverai in fondo. L’aereo è il mezzo che si predilige per le lunghe distanze, nonché il più veloce per arrivare praticamente un po’ dappertutto. Quando si viaggia con un budget ridotto la scelta dei mezzi con cui spostarsi è fondamentale, perché di solito rappresenta la spesa che più incide sul costo del viaggio.

Così come per l’alloggio, anche i trasporti (soprattutto aerei) risultano molto più cari in alta stagione, ma anche nei weekend. Fatevi due calcoli calendario alla mano e cercate di organizzare il vostro viaggio in periodi di minor affluenza.
La parola d’ordine è flessibilità: se volete risparmiare su un volo dovete essere pronti a partire ad orari poco convenzionali, durante la settimana piuttosto che nei weekend e meglio ancora se in bassa stagione. Così si trovano le offerte più economiche.
Viaggiare in treno e in bus per quanto più lento rispetto all’aereo è però anche più economico. Inoltre permette di vedere i luoghi che si stanno attraversando per arrivare a destinazione e conferisce al viaggio una dimensione più concreta di raggiungimento della meta, che non il trovarsi direttamente catapultati all’arrivo.
Vi parla una persona che non è mai stata in grado di dormire sui mezzi pubblici, ma ultimamente si è data ai viaggi (anche notturni) in autobus e ne è rimasta molto soddisfatta. Quindi c’è speranza per tutti!
Consiglio: è un’ottima scelta quella di spostarsi coi mezzi pubblici o andare a piedi nei posti che visiterete. Personalmente preferisco camminare, mi lascia più tempo per scoprire l’ambiente intorno a me e andare a caccia di angoli graziosi dove scattare qualche foto.
Ultimamente però ho anche noleggiato una bici e fatto un giro per 1€ all’ora a Firenze e Berlino. Super consigliato!
4. Attività
Cosa effettivamente si fa e si visita in una località è a discrezione di ognuno. C’è chi ama i musei e chi fare shopping, chi non può rinunciare a vedere tutti gli highlights turistici e chi invece preferisce andare a caccia di luoghi meno frequentati. In molte città vengono offerti i cosiddetti free tours, visite guidate in cui si gira accompagnati da un esperto del luogo che porta il suo gruppo di interessati a toccare i punti di maggiore interesse in città. Al termine di queste visite è tuttavia buona norma lasciare una piccola mancia alla guida (ce la si cava con 5€).
Come accennato prima, c’è anche la possibilità di farsi raccontare un luogo da un host di couchsurfing: ho incontrato molte persone desiderose di far conoscere la propria città a viaggiatori di passaggio. Non solo si tratta di un buon modo per godere di una prospettiva interna e autentica, ma la parte più interessante sono le discussioni che potete intavolare per capire cosa pensa la gente del posto in cui vive.

5. Extra
Viaggiare all’interno della comunità europea non solo è più conveniente in termini di distanze (e quindi di tempo per arrivare a destinazione), ma anche di spese di visto. E’ indubbiamente più economico viaggiare in paesi dove non serve visto e non è indispensabile stipulare un’assicurazione sanitaria. Per informazioni a riguardo la fonte principale da controllare è il sito della Farnesina, aggiornato con notizie e informazioni su ogni paese del mondo.
Un buon metodo per risparmiare potrebbe essere quello di visitare meno e meglio. Se il tour guidato è caro, cercatevi un local su Couchsurfing e fate una passeggiata con lui o lei, oppure prendete voi stessi l’iniziativa e andate in avanscoperta.
Quando ero in Croazia mi era stato consigliato di fare un tour delle isole Kornati, un arcipelago di indubbia bellezza che occupa il tratto di mare di fronte a Zara ed è patrimonio nazionale. Dato che si tratta di un luogo prettamente turistico i prezzi sono sostanzialmente alti. Alla fine, complici il programma un po’ troppo vincolante dei tour in barca e il costo elevato di queste gite alle isole, abbiamo deciso di spendere un giorno in più semplicemente in città, dove siamo riuscite a spingerci in angoli che non avremmo visto durante un giro veloce.

Un altro consiglio che vi do è di andarci piano con i souvenir: spendiamo una marea di soldi in ricordini delle nostre vacanze. Col tempo sono diventata piuttosto insofferente nei confronti dei gingilli di vario tipo che la gente compra con una facilità pari a quella con cui li accantona. Esistono anche souvenir di un certo calibro e autenticità che possono a pieno titolo reclamare un posto in valigia al ritorno: ne sono un esempio l’artigianato e i prodotti della cucina locale, che aiutano a tenere vive le piccole imprese tradizionali. Sono scelte che dovete calcolare se volete farle entrare nel vostro budget.
Con questo vi auguro di riuscire a trovare un buon equilibrio nelle vostre spese e a godervi quanti più viaggi possibili!
Avete altri suggerimenti per organizzare un viaggio low-cost? Fatemelo sapere nei commenti!
Brava Fiorella! E poi devo dire che a volte le soluzioni più “economiche” sono anche quelle più autentiche forse proprio perché meno turistiche… 😉
Esatto, quello è il segreto! Capire che il servizio che paghiamo per “facilitarci” la vita lo si può aggirare e che è possibile trovare qualcosa di più originale con un po’ di interesse e buona volontà. Ma lì dipende dalle priorità di ognuno 🙂
Bell’articolo! Ci ho pensato su: sul dormire e i mezzi di trasporto sono sempre riuscita a prenotare a prezzo abbastanza contenuti. Per quanto riguarda il cibo, mi sono sempre organizzata con un panino al volo (magari chiesto al supermercato di turno oppure riuscivo a prendere qualcosa extra dal buffet dell’hotel) e magari spendevo un pò di più a cena a provare vari locali e cibi (ma anche in questo caso sono sempre riuscita a rimanere in prezzi contenuti). Quello che mi frega di più sono sicuramente le entrate ai musei (cerco sempre riduzioni / biglietti cumulativi ma amando l’arte e la storia, per me è la spesa maggiore. Ma poi cambia di città in città: a Firenze, pagavo ogni entrata, perfino le chiese. In due giorni avrò speso neanche 150€ tra treno, cibo, ostello ma un patrimonio nella cultura …) e le cartoline! Ebbeni si, sono una collezionista di cartoline e ne spedisco ancora tante! 🙁 Ma anche in questo caso aspetto sempre a comprarle perché riesco a beccare sempre il negozietto fuori dal giro turistico che me le fa pagare meno! Ad Urbino, lo scorso mese, ho trovato dei residui di magazzino e ho colto l’occasione: 10 cartoline a 50 cent! 🙂
Ciao Katja! Sono d’accordo sul fatto che ognuno abbia il proprio “tallone d’Achille” in quanto a spese: per me è la fine se entro in un mercato gastronomico, perchè non capisco più niente, spendo spando e mi strafogo 😀 Mi risulta più semplice invece risparmiare sui biglietti degli ingressi ai musei o opere d’arte in generale, perchè lì faccio molta selezione e solitamente vado solo in quelli che mi interessano davvero. Fai postcrossing per caso? 🙂