
Ammetto finora di non aver sentito molto l’arrivo di questo nuovo anno. Sarà per questo che forse ho tardato tanto a ripercorrere i miei trascorsi dell’anno appena passato e guardare alle speranze che nutro per quello che verrà.
Sulla scia dell’atmosfera del Natale, del mio breve rientro in Italia e di tutti i pensieri, le aspettative e di desideri per l’anno nuovo, voglio scrivere dell’aspetto più significativo cui sto orientando le mie scelte di vita ultimamente, nonchè l’augurio che rivolgo a tutti voi: sto parlando dell’essere felici.
Ho passato un anno davvero felice e non scrivo solo per ringraziare tutti coloro che ne hanno fatto parte, ma aggiungo un paio di riflessioni al seguito. E’ stato un anno di grandi cambiamenti per come mi sento verso me stessa e la vita che ho davanti. Se dovessi riassumere in poche parole la migliore lezione che ho impararato quest’anno sarebbe quella di dare valore al nostro tempo, o per meglio dire investirlo nel trascorrere momenti felici.
Seguendo l’esempio di Anna (qui trovate l’articolo con i suoi momenti top del 2015, che straconsiglio per le ottime idee di viaggio), ho deciso di mettere insieme anche io le migliori esperienze che ho fatto durante quest’anno e che hanno lasciato il segno!
Backpacking
Sono pur sempre una viaggiatrice in erba e ho iniziato solo quest’anno a fare i miei primi viaggi solo zaino in spalla! Ma devo dire che non avevo mai provato bagaglio più comodo per le brevi trasferte (fino ad un paio di settimane). L’aspetto che più mi ha fatto riflettere sul viaggiare con un solo zaino è stato quanto poco in effetti ci serva per cavarcela. Io poi, che ero convinta di aver con me il minimo indispensabile e forse anche meno, più volte mi sono imbattuta in viaggiatori che avevano fatto dell’essenzialità il loro mantra. Ricordo di un ragazzo che era in giro da settimane con una sacca più piccola della mia e nel suo armamentario annoverava giusto tre t-shirt.
Mi piace pensare alla frase di Christopher McCandless, il ragazzo che ha ispirato il film “Into the wild”: “un uomo dovrebbe possedere solo ciò che riesce a trasportare in uno zaino a passo di corsa”. Meno fronzoli, più sostanza.
Viaggi, viaggi, viaggi
Credo di non aver mai viaggiato così tanto come durante quest’anno! Ancora mi emoziono al pensiero di alcuni dei luoghi che ho visitato: lo Yunnan, Guangzhou, Taiwan, Chengdu, Shanghai, Nanjing, Hainan, Qingdao, Hong Kong, Macao, Xi’an, il Qinghai, lo Xinjiang, il Kazakistan e per finire l’Inghilterra! Senza togliere il fatto che per il momento vivo ancora all’estero!

Oltre all’euforia e alle emozioni che mi hanno dato i posti in cui sono stata, le avventure che ho vissuto sono ricordi che conservo ancora vivi e che tornano sempre buoni per ravvivare le serate in compagnia!
Inverno senza riscaldamento

Il governo cinese ha convenuto che nel sud del paese, precisamente partendo dalla linea tracciata dal Fiume Giallo, le risorse naturali siano scarse e vadano gestite con parsimonia. Poi sud = caldo no? Allora vai con l’inverno senza stufe! Durante il mio tour dello Yunnan, regione del sud della Cina, ho potuto provare il contrario. Sì, perchè hai voglia a dormire con le coperte riscaldate, spararti l’aria calda del condizionatore in camera (quando va bene e hai il condizionatore o anche solo le coperte elettriche) o coricarti abbracciato ad una borsa dell’acqua calda: il risultato è che nel migliore dei casi non ti si sono assiderati i piedi.
Dormire in una yurta

Ho pernottato due volte in una yurta in Cina: la prima è stata un’esperienza quasi traumatica per il freddo e la spartaneità dell’ambiente. Ho dormito con due paia di leggins e uno di pantaloni, tre paia di calze, tre strati di maglie, nonchè giaccia invernale con cappuccio tirato sulla testa e coperte a coprire la faccia: con questo devo però considerarmi più fortunata delle mie compagne d’avventura, che invece non hanno chiuso occhio per il gelo dell’aria che entrava dagli spifferi delle finestre.
La seconda volta in yurta è stata addirittura piacevole e sono bastati un buon piumone e una coperta elettrica a tenere sufficientemente caldo 😉
Vivere in ambienti spartani
Durante quest’anno ho vissuto in ambienti a volte angusti, spesso stretti e quasi sempre poco puliti. Dopo la Cina ho ulteriormente alzato il mio indice di tolleranza verso il disordine e lo sporco. Pur continuando a ripugnare entrambi, l’aver sperimentato certe condizioni di vita ha migliorato la mia capacità di adattamento, che viaggiando vien sempre utile.
Molto da raccontare ce ne sarebbe sull’aspetto dei servizi igienici (dove l’igiene in realtà era pressochè inesistente): in proposito è diventata popolarissima la mia storia della toilette col bue.
Allenare lo stomaco per le olimpiadi del cibo di strada e non
Dopo essere sopravvissuta un anno in Cina senza avvelenamenti da cibo, aver provato innumerevoli piatti e sapori nuovi, nonchè aver sconvolto radicalmente le mie abitudini alimentari un paio di volte (senza gravi conseguenze) , il mio stomaco non si è dato per vinto nonostante le continue capriole. Abbiamo constatato che il buon cibo si trova dappertutto e quello nuovo di solito non è male provarlo 😉

Viaggiare da soli
Sono orgogliosa e felice di essere riuscita a compiere il mio primo viaggio in solitaria in occasione del mio compleanno quest’anno! Non solo è stata una grande avventura, ma ciò che ci ho guadagnato va ben oltre la bella esperienza del momento. Ne ho scritto qui 🙂
Scrivere, finalmente per condividere
Da tempo tengo un diario per me stessa, sapendo quanto la scrittura mi aiuti a schiarirmi le idee e fare luce sui miei pensieri, ma anche e soprattutto a conservare ricordi preziosi. Aver iniziato a scrivere condividendo quello che vivo mi infonde sicurezza nelle mie possibilità e un senso di vicinanza con chi ne legge.
Mi ha riavvicinato alla mia famiglia, agli amici che mi hanno seguito (metaforicamente) in viaggio e mi ha aiutato a sentirmi meno sola nonostante i continui spostamenti.
Concludo con l’augurio che riusciate a valorizzare il vostro tempo e ne facciate tesoro, che cogliate le occasioni, ma soprattutto che facciate il possibile per crearvene!
Aggiungete vita ai vostri anni, non tanto anni alla vostra vita!
Grazie a tutti coloro che, soprattutto durante l’anno in Cina, ma anche nelle mie pause di rientro in Italia e ogniqualvolta sono all’estero, trovano tempo da dedicarmi: sappiate che lo considero il regalo migliore che possiate farmi, sono felice e grata dell’affetto che mi dimostrate.
Che sia per voi un anno felice e ricco di vita!
Spero di incontrarci quest’anno prossimo, Fio! 🙂 Happy New Year!
Ci ho pensato anche io sai? I wish it too, I think we’re gonna make it 😉
Happy 2016 btw 😀