Oggi voglio parlarvi della Grande Muraglia cinese: quel serpentone di pietra che tutti conosciamo quando si parla della Cina. Di recente mi sono resa conto di una cosa molto interessante a riguardo, e cioè che il modo in cui essa viene percepita al di fuori del paese è molto diverso da come la vedono e la intendono i cinesi.
Esistono svariate sezioni della muraglia che si trovano in diversi luoghi della Cina, i più famosi dei quali vicino Pechino. Da un lato risulta piuttosto ovvio che la muraglia oggi non sia osservabile intatta, non essendosi preservata per intero. Dall’altro però il turista comune tende a percepirla come un tutto unico: complice il fatto che venga solitamente pubblicizzata come una delle maggiori attrazioni in Cina, poco importa in che punto la si veda, se l’avete vista. O meglio questo è il messaggio che passa di solito.

Il muro fu costruito in sostanza per delimitare e proteggere sul fronte nord il reame di un tempo, ma esistono anche frammenti indipendenti dalla “Grande Muraglia” a noi nota, che si trovano ad esempio più a nord della linea da questa tracciata, in alcune parti della Mongolia cinese e non.
Essa non è stata il prodotto di una sola dinastia (fu iniziata dai Qin), bensì numerosi sono i regnanti che nei secoli a venire ne hanno ampliato il corso, l’hanno riparata e ricostruita. Quindi esistono sezioni della muraglia che hanno anche una diversa origine dinastica.
Oltretutto la muraglia non preserva lo stesso identico aspetto in tutta la sua lunghezza: in un tratto diventa un ponte per collegare le sponde di un fiume e altrove si affaccia sul mare diventando una enorme fortezza di guardia.
Lo spunto per parlare del modo in cui la Grande Muraglia viene vista all’estero e in Cina me lo hanno dato le mie colleghe di lavoro, chiedendomi una volta di controllare un testo in inglese dove ad un certo punto figurava: “one Great Wall”. Dopo lungo dibattere siamo arrivate a capire che dal punto di vista cinese la muraglia è sempre e comunque considerata in sezioni, che si distinguono non solo per luogo, ma anche per origine, esattamente come i tanti frammenti di muro visibili in Cina. Mentre nella concezione del turista di passaggio (che si traduce poi nella denominazione al singolare “la Grande Muraglia”) viene associata al concetto di grande muro difensivo che tanto piace.