Agli occhi di molti la Cina é un paese esotico e perció forse poco conosciuto. Io stessa prima di visitarla tendevo a fare un unico fascio di Pechino e delle metropoli d’Asia, come se i paesi dell’estremo Oriente in fondo si assomigliassero tutti.
In Cina non si puó prescindere dal dover rivedere alcune abitudini (fosse anche solo cosa si mangia o come ci si comporta con la gente del posto). Eccovi alcune dritte per evitare di cadere in comuni raggiri, nonchè per cercare di preservare la vostra salute e fare sfoggio di un po’ di buona educazione con i locali 😉 Da non fare:
1) Mangiare cibo di strada se siete appena arrivati e non avete familiaritá con la lingua e i gusti locali. Se siete alla vostra prima esperienza in Cina forse non punterete comunque subito ai banchetti di strada, appunto perchè in genere mostrano evidenti condizioni di mancanza di igiene. Andando al ristorante invece il livello migliora di molto, anche se consiglio comunque di dare personalmente una passata ai vostri piatti, posate e bicchieri con un fazzoletto prima di usarli.
Mangiando al ristorante vi capiterà di ricevere un menù eventualmente tradotto in inglese, ma onde evitare di non venire a capo con le (quasi sempre) pessime traduzioni fornite, il mio consiglio è:
– segnatevi il nome dei piatti che vi piacerebbe poter provare in Cina, meglio se con eventuale trascrizione in caratteri;
– viaggiate con un dizionario tascabile o una app traduttore, fosse anche solo per chiedere un piatto a base di qualcosa in particolare. Potrebbe sembrare difficile dover gestire un dizionario cinese, ma esistono anche altri modi che non coinvolgono per forza l’uso della scrittura (vedi punto 5).
2) accettare inviti da gente locale incontrata per strada. Esistono vari tipi di truffe nei confronti dei turisti, che solitamente hanno luogo nelle zone di maggiore affluenza. Il raggiro piú comune comincia col vedersi attaccare bottone da persone del posto in ottimo inglese (cosa poco comune, dato che la gente in Cina è sì curiosa nei confronti degli stranieri, ma capita raramente di trovare qualcuno che sappia l’inglese: diffidate di coloro che lo sanno molto bene e si offrono subito di portarvi a bere qualcosa).
La truffa consiste nel condurre lo straniero in un caffè “convenzionato”, dove si ordinerá da mangiare o anche solo da bere. A una certa il vostro compagno scomparirá e vi verrá presentato un conto esorbitante, che non potrete evitare di pagare se vorrete andarvene. A volte si tratta anche solo di essere condotti in una stanza per visitare una mostra, per cui viene richiesta una “penale” per poter uscire.
3) prendere taxi non regolari: i taxi cinesi sono di colore diverso a seconda della cittá (a Pechino sono gialli). Tuttavia in giro si trovano anche molti taxi che operano illegalmente. Anche se le città cinesi sono tendenzialmente sicure anche la notte, evitate di rimanere fuori in posti poco trafficati oltre l’orario di circolazione della metro. Nonostante Pechino sia la capitale, non è ben coperta dai taxi ufficiali nelle ore in cui il servizio urbano pubblico si interrompe, cosa che potrebbe costringervi a prendere taxi in nero. Che potrà essere guidato da persone ammodo così come il contrario, ma sempre meglio non rischiare una truffa o peggio.
4) attraversare la strada come in Europa: in Cina é cattiva abitudine aspettare il verde, pena l’invecchiare senza essere riusciti a passare dall’altra parte. Non solo: la strada si attraversa sostanzialmente ovunque, data la scarsa presenza di strisce pedonali, quando non di semafori che tengano il verde abbastanza a lungo per consentire l’effettivo passaggio dei pedoni. Ergo: fate quattr’occhi prima di mettere piede in strada e soprattutto guardate in entrambi i sensi di marcia! I motocicli non conoscono il significato di “andare contromano” e spesso circolano insofferenti in ogni direzione.
Un altro piccolo accorgimento è quello di attraversare dove c’è gente: che non solo vi permette di individuare un punto conveniente per passare, ma fa anche sì che possiate essere “protetti” dalla massa che si muove insieme a voi!
5) pensare di poter arrivare dovunque solo con l’inglese: avere un dizionario cinese o, meglio ancora, uno visivo (fatto di pittogrammi con illustrazioni dei vocaboli più comuni) a disposizione é altamente consigliato. Qui ne trovate uno che potrebbe fare al caso vostro, che ha il vantaggio di essere non solo tascabile, ma soprattutto universale 😉
6) Fate attenzione ai gesti: noi italiani siamo un popolo che fa uso di una mimica molto ricca, ma spesso non ci rendiamo conto che all’estero la nostra gestualità può non essere compresa o, peggio, fraintesa (vedi anche punto 8).
Un esempio classico sono i numeri: l’errore più comune, nonchè più esilerante, è quello che porta i novellini ad ordinare due birre al bar alzando pollice e indice, per poi ritrovarsi con otto bicchieri al tavolo! Fate attenzione soprattutto alla differenza tra il modo di esprimere 2 e 8!

7) Giocare con le bacchette: innanzitutto è bene evitare di sbracciarsi con le bacchette. Non usarle per indicare le persone, nè farle roteare o leccarle, perchè è considerato poco decoroso. La cosa più importante è ricordare di non piantarle mai dritte a punta in giù, ad esempio nella propria ciotola di riso: i cinesi sono un popolo molto superstizioso e quest’immagine richiama infatti per loro quella delle bacchette di incenso piantate sulle tombe dei defunti.
8) Le sfuriate da tupico temperamento italiano: potreste imbattervi in incomprensioni con i locali, specie se fate fatica a capirvi con la lingua o se qualcuno si dimostra poco gentile nei vostri confronti. E’ importante che in ogni caso manteniate la calma, sia perchè non fareste una buona impressione, rischiando di indisporre i vostri interlocutori e di peggiorare la situazione, sia perchè alcune cose in Cina arrivano a chi sa pazientare.
9) Dare le mance ai camerieri: non solo non è cosa richiesta, ma può risultare culturalmente offensivo per un cameriere il ricevere una mancia! Quando si fa per lasciare qualcosa in più a chi ci ha reso un servizio, il ragionamento cinese implica che vediamo l’altra persona in una condizione di inferiorità e sentiamo di doverla compensare di una sua mancanza. Non ritenetevi degli ingrati , semplicemente è un’abitudine consolidata il non pagare il servizio.
10) Usare i bagni pubblici: in Cina è molto comune trovare bagni pubblici lungo le strade. Se ne incontrano spesso in ogni città, anche se una volta messo piede in uno non sarete tentati di ritornarci. Tralasciando lo sporco e gli odori nauseabondi che li contraddistinguono, le toilette pubbliche sono davvero per la collettività, senza barriere che non siano tutt’al più delle pareti laterali (che non vi isoleranno comunque dalla vista altrui, nè tanto meno da odori e rumori).

Ma non disperate: gli stranieri in Cina godono pur sempre di uno status priviliegiato. Per i ristoranti non è comunque scontato avere un bagno per i clienti, anche se, nella vostra posizione di ospiti del paese, in questa terra potrete permettervi di chiedere di usare il bagno di un qualsiasi hotel se necessario.
In India, è molto simile: 1, 2, 3, 4, 5 e 10 🙂
Buono a sapersi 😀